Annunciati i vincitori della XVIII edizione

A conclusione dei lavori di lettura e valutazione, la giuria del premio Teglio Poesia ha diffuso i nomi dei vincitori della XVIII edizione! Di seguito la lista completa.


Sezione Poesie in lingua italiana, nelle lingue delle minoranze etnolinguistiche italiane e nelle parlate locali:

  • Vincitore: MASSIMILIANO DRIGO di Portogruaro, con la raccolta “L’OMBRA DEL BICCHIERE”

Sezione Barba Zep, categoria scuole primarie:

  • Primo classificato: CLASSE QUARTA, SCUOLA PRIMARIA C. BATTISTI di Summaga di Portogruaro, con una raccolta di OPERE VARIE
  • Secondo classificato: ANDREA FERRO di San Donà di Piave, con “INSIEME”
  • Terzo classificato: MATTEO CASTELLAN di San Donà di Piave, con “LA POESIA”

Sezione Barba Zep, categoria scuole secondarie di primo grado:

  • Primo classificato: MAYA CIGANA di Concordia Sagittaria, con “LA RUGIADA”
  • Secondo classificato: STEFANA JAKOVLJEVIC di Trieste, con “DCA, UNA BATTAGLIA CON SE STESSI”
  • Terzo classificato: MARCO MUSOLA di Concordia Sagittaria, con “IL LOCKDOWN”

Sezione Barba Zep, categoria scuole secondarie di secondo grado:

  • Primo classificato: PENELOPE ANDREETTA di Roveredo in Piano, con “LA SOCIETÀ DI OGGI”
  • Secondo classificato: ANNA BARBATO di Legnago, con “SOLO UNA BAMBINA”
  • Terzo classificato: CHIARA SAVIOLO di Mira, con “SOTT’ACQUA”

La premiazione avrà luogo venerdì 24 giugno alle ore 21 nel giardino di Ca’ Borghesaleo in Via Pietro Gobbo 2 a Teglio Veneto, nell’ambito del festival di poesia Notturni di versi.

Dall’amministrazione di Teglio Veneto e dai membri della giuria, tanti complimenti ai vincitori e un ringraziamento di cuore a tutti i partecipanti!

Il Premio Teglio Poesia è posticipato al 2022

Lo staff di Teglio Poesia comunica ufficialmente che la XVIII edizione del premio è stata ulteriormente posticipata, alla primavera del 2022.

La decisione, che interessa entrambe le sezioni del premio (“Barba Zep” e “Under 40”) si è resa necessaria in seguito all’aggravarsi della situazione epidemiologica italiana.

L’organizzazione del concorso, come è stato precedentemente comunicato, aveva stimolato la ripresa delle attività con l’inizio dell’autunno 2020 e il contestuale avvio dell’anno scolastico in corso, riannodando i fili allacciati con molti poeti, docenti e studenti prima dell’inizio della pandemia, ma purtroppo l’emergenza sanitaria in atto ancora non ci consente un sereno percorso condiviso. 

In questi anni abbiamo capito chiaramente che organizzare il Premio Teglio Poesia non è soltanto pubblicare il bando e attendere le poesie di “grandi e piccoli”, ma entrare nelle scuole, fisicamente, costruire umane e proficue relazioni con i docenti, con i ragazzi e con i giovani poeti sparsi per l’Italia, incoraggiando i nostri aspiranti scrittori “dal vivo”.

Ora nessun mezzo tecnologico o piattaforma, può riuscire a colmare questa distanza: ecco, dunque la motivazione principale per cui siamo giunti a questa decisione.

Il Premio Teglio Poesia non è dunque soltanto un “contenitore” da riempire con le poesie, ma soprattutto uno strumento di divulgazione culturale trasversale, perciò siamo già al lavoro per dare linfa e forma alle nostre idee, con innovazione e fiducia, avvalendoci pure, in questa fase soprattutto, dei canali informatici digitali.

Alessandro Zanon, Assessore alla cultura del Comune di Teglio Veneto, commenta così la decisione “Abbiamo scelto congiuntamente di posticipare il concorso alla luce, principalmente, delle difficoltà persistenti all’interno del mondo della Scuola e le conseguenti altre priorità alle quali porre maggiori attenzioni.

Siamo da sempre convinti che non sia di certo la poesia a salvare il mondo, ma siamo altresì consapevoli che possa aiutarci a migliorarlo, guardandolo con occhi e sentimenti diversi.

Ripartiremo più forti di prima – conclude Zanon – ma nel frattempo rimaniamo vivi nei nostri canali online e social con proposte culturali articolate che presto presenteremo”.

A presto, dunque, con la speranza di poterci incontrare il più presto possibile!


Immagine: Paul van de Velde, “Aspettando il sole”