Prosegue con un incontro particolare il Festival di poesia Luoghi diVersi, che si svolge tra le province di Bologna e Ravenna, giunto ormai alla sua quarta edizione.
Martedì 25 marzo, in occasione della giornata dedicata alla “Madôna di garzon” e a conclusione di un laboratorio di poesia realizzato nella scuola, i bambini delle classi terze, della scuola primaria di Conselice, hanno incontrato due poeti….in carne ed ossa!
L’incontro si è svolto presso l’auditorium del Comune: sessanta bambini di otto anni, accompagnati dai loro insegnanti, hanno ascoltato e messo curiosamente alla prova Carlo Falconi e Salvatore Della Capa, due voci riconosciute nel panorama poetico contemporaneo italiano.
L’incontro è stato ricco di letture, interventi, cante romagnole, spiegazioni e interrogazioni.
I poeti hanno proposto ai bambini testi e musiche legate alla tradizione popolare romagnola (cante come Lom a merz, La majè, Agramadora…) accompagnate da chitarra e armonica suonate magistralmente da Carlo Falconi; e poesie di alcuni tra i maggiori autori del Novecento, come Vittorio Sereni, Antonio Porta, Giampiero Neri accanto ad autori più contemporanei come Elisa Biagini e Giusi Quarenghi. Dimostrando così che i bambini possono essere coinvolti nell’ascolto e nella fruizione della poesia in diversi modi, e non solo attraverso testi scritti appositamente per i fanciulli. Dopo aver ascoltato un componimento di Sereni, infatti, una alunna particolarmente affascinata ha chiesto che cosa volesse dire l’espressione “Stella variabile”, afferrando in quella domanda il passaggio fondamentale di una lirica e di un intero libro, che si colloca tra i fondamentali della fine del Novecento.
Gli alunni hanno ascoltato con attenzione e interesse, hanno cercato di interpretare i testi, cogliendo il significato delle parole dialettali, o di quelle difficili della nostra lingua; hanno individuato le figure retoriche presentate a scuola durante i laboratori (similitudine, metafora, anafora…). Hanno chiesto ai poeti chiarimenti e riletture di testi che a loro erano piaciuti particolarmente; qualcuno ha persino confessato che durante la ricreazione o nel tempo libero ama scrivere poesie con gli amici. I bambini hanno infine messo alla prova i due scrittori, chiedendo di improvvisare una lettura con accompagnamento musicale, che non era stata inserita in scaletta. L’esperimento è riuscito, con grande soddisfazione di autori e pubblico.
L’incontro si è concluso con molti applausi e soprattutto con un omaggio ai poeti da parte dei bambini e delle bambine, che si sono disposti in fila davanti al microfono per dire: “Grazie a Salvatore e a Carlo, per le cante e le poesie, che ci sono piaciute tutte…moltissimo”.
Possiamo considerare questa esperienza come un piccolo ma significativo seme depositato nell’animo di giovani lettori che, se educati al bello e alla meraviglia della poesia, potrebbero, chissà un giorno, diventare loro stessi veri scrittori.
Rossella Renzi