Stamattina siamo stati al Liceo XXV aprile di Portogruaro. Abbiamo lavorato con la VB ginnasio. Esperienza molto interessante: ci ha fatto riflettere su alcuni meccanismi della scuola, che allontanano dall’idea della poesia, che passa anche per le parole libertà, sfida, creatività, pensiero (critico, ma soprattutto divergente). Speriamo di aver seminato qualcosa.
Ritroveremo la stessa classe il 18 dicembre.
Gian Mario Villalta, Giorni di scuola
Saremo sempre insieme, sì, in un posto grande,
la grava del Meduna, con il ponte di ferro, o nei Magredi
in mezzo ai sassi con l’acqua da saltare
perduti dentro l’età.
Ci saremo tutti, e ciascuno
nel presente per sempre passato.
Anche chi non crede verrà
come ciascuno lo ha pensato.
Con me Maurizio, promosso nel sorriso,
sempre con i calzoni troppo corti,
e Mondino lamenti, Paola sogni.
Walter andrà via, via continuamente.
Anche il bidello sordomuto
e il gramo degli accendini da millelire sui treni:
insieme tutti -e saremo per sempre
quello che gli altri hanno avuto
e hanno perduto di lui
con il suo tempo: per Roberto
l’inverno più buio e una finestra chiusa
da starci in piedi accanto, sempre vento
nei colori
per Francesca, e per me scrivo un cielo di grandi nuvole
con l’odore della stagione che cambia.